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29 Giu 2022

Siccità, Lombardia chiede al Trentino 5 milioni di mc d’acqua

Dopo il Veneto anche la Lombardia chiede aiuto al Trentino per riuscire, con misure straordinarie, a far fronte alla mancanza di acqua.

La situazione si sta aggravando anche da noi: già dieci Comuni della Vallagarina hanno disposto limitazioni nell’utilizzo dell’acqua, come già abbiamo riportato (qui la notizia). Ora anche il Comune di Levico Terme è intervenuto con una nota che determina la chiusura delle fontane pubbliche e chiede di evitare sprechi d’acqua potabile, come per esempio il lavaggio delle vetture, l’irrigazione dei giardini, il riempimento delle vasche da giardino e/o piscine private.

La Lombardia intanto ha chiesto al Trentino cinque milioni di metri cubi di acqua, da prelevare dai serbatoi di malga Bissina e malga Boazzo, in alta val Daone, nelle Giudicarie, da destinare all’agricoltura. A quanto riporta la stampa locale, l’accordo è stato dato per fatto dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Tuttavia, il vicepresidente della Provincia di Trento, Mario Tonina, ha informato che non vi è ancora alcuna intesa al riguardo. “Abbiamo posto la questione a Terna, perché i 10 milioni di metri cubi di acqua presenti nei bacini di malga Bissina e malga Boazzo (a fronte di una capienza massima di 65 milioni di metri cubi) sono considerati riserva di potenza per il sistema elettrico nazionale, prevista dalla concessione idroelettrica per le centrali di Boazzo, Cimego e Storo, in base a un decreto ministeriale del 1958”, ha spiegato Tonina.
Secondo quanto specificato da Tonina, l’acqua dei bacini non è destinata all’agricoltura trentina, ma solo alla produzione di energia, per poi finire nel Chiese e nel lago d’Idro.
La risposta di Terna è attesa per oggi.

(ANSA)