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14 Gen 2022

Covid: con 4/a ondata a casa 7% dei lavoratori in Trentino

La quarta ondata di Covid-19 costringe a casa mediamente il 7% dei lavoratori delle imprese industriali associate a Confindustria Trento, con picchi importanti ma isolati che superano il 25% nelle realtà più piccole. È questa la tendenza registrata dal Centro Studi dell’Associazione elaborando i primi dati della survey diffusa l’11 gennaio per monitorare gli effetti dell’inasprimento dei contagi e dell’aumento delle misure di isolamento e quarantena sul mondo produttivo. Circa 150 le aziende che hanno risposto al questionario: si tratta di realtà dalle caratteristiche estremamente eterogenee per dimensione e settore. Suddividendo i risultati a seconda dei settori merceologici – precisa una nota – si riscontrano sostanziali differenze in termini di percentuali di assenza. Il settore più colpito, con una media che supera il 14%, è quello alimentare.

Manca circa il 10% del personale delle imprese della Carta, Grafica, Editoria e degli Impianti a Fune, ma anche della sezione Servizi alle Imprese Engineering e Finanza. Tra i settori per i quali l’incidenza dei contagi e delle assenze è invece minore: Energia e Servizi per l’ambiente (0,3%), Sistema Moda e Estrattive, Lapidei, Porfido e Materiali da Costruzione (3,8%). Circa il 30% delle aziende prevede di diminuire la propria produzione a causa delle assenze che costringono a lavorare a regime limitato. Numerose aziende comunicano di avere fissato come soglia limite il 10%, oltre la quale dovranno prevedere lo stop temporaneo della produzione. “Tra le principali preoccupazioni degli imprenditori interpellati – spiega il direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato -, il fatto che alcune figure, particolarmente qualificate o in possesso di competenze specifiche per l’utilizzo dei macchinari, non possano essere sostituite temporaneamente. In molti casi, inoltre, ci vengono segnalati ritardi nell’esito dei tamponi di controllo per l’uscita dall’isolamento”.

(ANSA).