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07 Set 2023

Villa Angerer, grande ricchezza da preservare per il territorio

Mercoledì 06 settembre negli spazi dell’aula consiliare di Villa Angerer si è svolto un incontro dedicato a interamente a questo ‘luogo del cuore’ del Fai, sollecitato dall’Associazione tutela Romarzollo, e che ha visto la partecipazione di un folto pubblico oltre le numerose autorità.

Lungo la stretta via Passo Buole, un cancello invita a percorrere con la vista l’ombroso viale di magnolie che conduce al terrazzamento su cui sorge Villa Angerer. Risalente alla seconda metà dell’Ottocento, quando Arco divenne uno dei centri di villeggiatura più rinomati nel panorama mitteleuropeo, la residenza divenne negli anni Trenta un sanatorio per religiosi per poi essere acquistata nel 1983 dalla Provincia, dopo la chiusura del “Sanaclero”. Dalla metà degli anni Novanta ad oggi, la Provincia autonoma di Trento ha investito oltre un milione di euro per la conservazione di Villa Angerer, circondata da un parco di ben tre ettari (di cui uno di uliveto) caratterizzato da specie botaniche molto varie ed in alcuni casi rarissime, come cedri secolari e un cipresso funebre unico in Italia. Il clima di Arco garantisce la permanenza di piante adattate a condizioni climatiche diverse e favorisce la ricchezza floristica del luogo.

L’immobile e l’area verde rappresentano un bene culturale di estrema importanza, oltre che un elemento di grande ricchezza per il territorio dell’Alto Garda.

La Provincia continuerà a dialogare con l’Amministrazione comunale: l’obiettivo è che questo luogo fortemente attrattivo possa collegarsi all’archivio Caproni, la cui digitalizzazione – nell’ambito di un progetto unico a livello nazionale – sarà realizzata con i fondi del Pnrr”.

(Ufficio Stampa PAT)

Crediti fotografici: TrentinoCultura – Claudio Clamer