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03 Mar 2024

“Nel Corpo di Cristo inabita la Divinità, il Corpo di Cristo è tempio di Dio”

Nel Vangelo di questa domenica di Quaresima si racconta il celebre episodio della cacciata dal tempio. Un gesto di profonda ira di Gesù al quale non siamo abituati. Ma come mai Gesù si arrabbia? Il motivo che anima questa ira che si accende nel cuore di Cristo va ricercata nel fatto che Egli riconosce nel tempio la casa del “Padre suo”. Chiamando Dio suo Padre rivela, ancora una volta, la sua identità di Figlio di Dio.

Come ricorda San Tommaso d’Aquino la parola zelo viene utilizzata per “indicare un amore intenso, per cui chi ama intensamente non tollera nulla che contrasti con il suo amore”.  Questo termine applicato a Cristo serve per porre in evidenza il suo amore per il Padre. Esso è simile ad un fuoco che arde nel suo cuore e che divampa quando è messo in discussione l’onore dovuto a Dio.

I giudei considerano il gesto di Gesù e la sua rivendicazione di essere Figlio di Dio inconcepibile e dunque gli chiedono altre “prove” oltre a quelle che Egli aveva già dato con i miracoli compiuti. La prova che offre li scandalizza ancor di più: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Queste parole sono per gli ascoltatori come una bestemmia. Il tempio infatti era l’orgoglio della Nazione, un luogo di preghiera e meta di pellegrinaggio di migliaia di ebrei. Un’affermazione di questo tipo equivale alla reazione che avremmo noi se ci dicessero: “Distruggerò la Basilica di San Pietro, o il Santuario di Lourdes…”.

Gesù in realtà parlava del suo corpo perché esso è il luogo della presenza di Dio. Anzi è il suo corpo il nuovo tempio.  Dio si rende presente non più in un luogo e neppure in un edificio, per quanto solenne e grandioso possa essere, ma in una persona, la persona di Cristo. Commenta, ancora, san Tommaso: “Nel Corpo di Cristo inabita la Divinità, il Corpo di Cristo è tempio di Dio”. Il tempio di cui parla Gesù, dunque, è il suo corpo che, distrutto dalla morte in croce, verrà  ricostruito glorioso nella resurrezione.

Impossibile conoscere Dio se non si accoglie la parola e l’insegnamento di Gesù e non si accetta di fare parte, con il sacramento del Battesimo, della Chiesa che, come insegna san Paolo è il Corpo di Cristo nel tempo e nella storia.

(ACI Stampa)